Eliana Forcignanò per Fogli di Poesia



Schizofrenico cantabile

Dicono di me diverso non sono
che non sono perché diverso
caracollando al mio frastuono
sono.
Se mi rimbalza il cembalo
mi accarezzo le clavicole
calcando la maschera del satiro
ballo.
Non chiedermi se sofisticati
tè berrò. Amo caffè e sigarette
mi scaldo l’anima finché non smette
il tuo sguardo inquisitore
di scrostarmi tutto il rancore
di ridurmi a incauta bestia
raminga solitaria muta restìa.
Che sia quest’obbligata normalità
la mia vera malattia?

Eliana Forcignanò

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