I versi dei ragazzi di Neviano



Le poesie dell’Istituto Comprensivo di Neviano
Scuola Secondaria di I grado “Guglielmo Marconi”

[Docente di riferimento Rina Rosanna Talà]


Visualizzazione grafica della poesia di Iulian Potcovariu e Simone Mauro


La magia della vita
di Iulian Potcovariu e Simone Mauro, III B

La mia agitazione
è gioia incontenibile
Per te
non ho parole ma
ho altri suoni, altri gesti, altri numeri
nel cilindro

Sono un mago imprevedibile
incanto e stupisco
con amabili stranezze
Conosco il trucco
per stare in equilibrio
sul filo della vita


Diversità
di Iulian Potcovariu, III B

Diversità… Quante volte la vediamo, la rifiutiamo.
Ci fa paura accettarla,
vederla, sentirla, amarla.
Viviamo in un mondo che osanna l’apparire.
La gente si limita
A leggere solo la copertina
E non il contenuto. Costruiamo, così
Rapporti fuggevoli, senza mai approfondirli.
Iniziamo a disegnare un quadro,
a colorare un pezzo di vita
senza mai finirlo.
Ci illudiamo guardando i bellissimi occhi
Che catturano il nostro sguardo,
ma perdiamo le meravigliose storie
che potremmo leggere
negli occhi samrriti e anonimi dello straniero.
Oggi basta solo fare una foto
E mandarla sui social…
La tecnologia ci ha fatto dimenticare i colori,
le sfumature stupende che potremmo scorgere
nel profondo.
A tutti quelli che hanno paura vorrei dire:
liberiamoci dai nostri pregiudizi,
guardiamo nelle profondità della nostra anima: è qui il nostro pezzo di cielo.
La diversità arricchisce

Il treno della vita
di Aurora Cuppone, III B

Il treno della vita scorre sui binari del tempo, sulle strade del mondo.
Quante bellezze! Quanti volti diversi! Quanti pensieri diversi!
Incontra la luce. Conosce il volto radioso
Della gioia, dell’amore, della solidarietà…

È gioia il calore della famiglia unita.
È gioia quando ci si innamora.
È gioia il sostegno di un amico sincero.
È gioia lo stupore sul rosseggiare del tramonto.

Ahimè! Non solo gioia.
Il treno della vita attraversa la valle delle lacrime.
Conosce il volto spento della tristezza, del dolore, della solitudine,
della violenza, dell’odio, dell’egoismo, della disabilità.
È dolore il lamento di un compagno indifeso,
preso a bersaglio, senza pietà, dal bullo della scuola.
È dolore lo sguardo del compagno straniero, incompreso, emarginato.
È dolore l’urlo straziante di una madre che perde il proprio figlio.
È dolore il tocco crudele della malattia, quando bussa alle nostre porte.
È dolore l’immagine straziante di un bimbo inghiottito dalle onde maligne del mare.
È dolore la mano tesa del mio compagno disabile, che urla senza motivo
Che lancia le sue scarpe in aria per far sentire la sua presenza.
E mi guarda. Fissa i suoi occhi nei miei, cerca il mio sorriso per illuminarsi.

Amico mio, compagno di avventura, vorrei portarti
Nel cielo senza limiti, che non conosce il disagio, il dolore…

Non mi resta che sognare.
Sognare il giorno della tua, della mia libertà,
il giorno in cui saremo tutti felici, perché
non si può essere felici
senza la felicità di chi ci sta accanto.
Il treno della vita è sempre in cammino…
Cerca la luce, la città della gioia.

La vita… un’esplosione di colori
di Lorenzo Marra, III B

La vita… un quadro di luci ed ombre. Quadri diversi,
accarezzati dal chiarore della luna,
delle stelle, folgorati dal sole, oppure oscurati dalle tenebre.
Mani poliedriche mettono su tela le proprie idee,
i contrasti di luminosità, i confini delle linee,
la policromia delle scene, il forte sentire dell’uomo.
La vita… un collage di colori diversi.
Colori accesi , per dipingere la forza, la violenza,
l’intolleranza, l’odio, i soprusi dei potenti.
Colori spenti, per dipingere il volto degli ultimi,
dei fragili, dei deboli, degli indifesi, degli emarginati.
Colori diversi. Combinarli, fonderli insieme… che fatica!
La vita… un mosaico di creature, diverse come i colori:
mille sfumature, come l’animo umano.
La vita… un intreccio di fili dorati e di fili spinati;
un coro di anime urla il dolore di questo nostro mondo
lacerato e di questa nostra umanità smarrita.
Mescolare la diversità… che fatica!
Antiche e nuove domande si stagliano all’orizzonte.
Perché tanta violenza? Perché tanta sofferenza, tanto dolore? Fino a quando?
Costruire uomini nuovi, uomini veri… è la sfida di noi ragazzi.
E allora… Prendiamoci tutti insieme per mano,
senza paure, senza barriere culturali, senza pregiudizi.
Finalmente liberi dai lacci del male,
dipingeremo la vita nelle sue sfumature più belle.
Coloreremo insieme il volto della pace, della solidarietà, della gioia.
Non saremo più stranieri a noi stessi.
E l’arcobaleno solcherà per sempre i nostri cieli, per ricordare a noi tutti che…
La vita è vita:
un’esplosione di gioia.

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